Trattamento di fecondazione dell'ovulo in laboratorio, con successivo trasferimento nell'utero
Nel caso una donna non riesca a concepire in maniera naturale, è possibile ricorrere alla fecondazione in vitro (FIVET): un metodo di inseminazione artificiale che ha aiutato milioni di persone in tutto il mondo ad avere il tanto desiderato figlio. Nell'ambito della FIVET, un ovulo precedentemente prelevato viene fecondato in laboratorio con uno spermatozoo.
Durante un trattamento FIVET, gli ovuli femminili vengono fecondati in laboratorio con del materiale spermatico precedentemente preparato: gli ovuli e gli spermatozoi vengono riuniti all'interno di una speciale soluzione nutritiva, quindi gli spermatozoi penetrano negli ovuli in maniera autonoma e li fecondano. Affinché ciò avvenga, è necessario che la qualità degli spermatozoi sia molto buona.
Prima che gli ovuli possano essere fecondati dagli spermatozoi nell'ambito di un trattamento FIVET, la donna viene sottoposta a una stimolazione ormonale delle ovaie e poi a un pick-up follicolare, durante il quale gli ovociti vengono prelevati dalle ovaie. La fecondazione di questi ovociti avviene poche ore dopo la loro estrazione, e gli spermatozoi utilizzati possono essere ottenuti mediante masturbazione o da un campione precedentemente crioconservato.
Dopo la fecondazione, gli ovuli fecondati vengono conservati in laboratorio e controllati quotidianamente. Le cellule fuse si dividono molto rapidamente e, a seconda del giorno, si parla di diversi stadi di sviluppo:
Giorno 1 dopo il pick-up = pronucleo
Giorno 2 dopo il pick-up = da due a quattro cellule
Giorno 3 dopo il pick-up = otto cellule
Giorno 4 dopo il pick-up = morula
Giorno 5 dopo il pick-up = blastocisti
Un ritardo in questa dinamica di sviluppo indica un possibile difetto negli embrioni. Solo il 50% circa degli ovuli che si trovano allo stadio di pronucleo riesce a raggiungere il desiderato stadio di blastocisti, dove è più probabile che si verifichi una gravidanza.
Mediante la cosiddetta procedura Time Lapse, le cliniche TFP austriache offrono registrazioni time-lapse dello sviluppo embrionale, le quali che possono essere utilizzate per selezionare gli embrioni migliori per il trasferimento.
Se il numero di embrioni è sufficiente, il loro trasferimento avviene il quinto giorno successivo al pick-up: gli embrioni che a quel punto hanno raggiunto lo stadio di blastocisti hanno un potenziale di impianto particolarmente elevato.
La fecondazione in vitro è particolarmente consigliata nel caso una gravidanza non si verifichi in maniera naturale dopo un lungo periodo di tempo, e l'accertamento diagnostico abbia individuato una delle seguenti cause:
disturbo funzionale delle tube di Falloppio (ostruzione tubarica, ovvero le tube di Falloppio risultano ostruite);
funzionalità spermatica limitata / scarsa qualità dello sperma (nel caso non siano presenti spermatozoi nell'eiaculato maschile, si può effettuare una FIVET con il seme di un donatore);
endometriosi;
sindrome dell'ovaio policistico (PCOS);
infertilità senza una causa identificabile.
La FIVET rappresenta un'alternativa anche per le coppie lesbiche che hanno buone probabilità di ottenere una gravidanza o che hanno già effettuato diversi tentativi di inseminazione (IUI) senza successo.
Dalla prima gravidanza ottenuta tramite FIVET, avvenuta nel 1978, la tecnica medica si è costantemente perfezionata. Oggi la FIVET rappresenta un trattamento standard che ha aiutato numerose coppie in Austria ad avere un figlio.
Nelle cliniche TFP il tasso di gravidanza per chi ha meno di 38 anni è del 52%, mentre per chi ha più di 38 anni è del 35% per tentativo. In generale, le possibilità di gravidanza dipendono fortemente dall'età della donna.
Con questi risultati, il tasso di successo delle nostre tre cliniche di fertilità è superiore alla media (vedi anche le nostre percentuali di successo).
Le complicazioni si verificano molto raramente, ma la fecondazione in vitro comporta comunque dei rischi.
Ad esempio, la stimolazione ormonale può causare un notevole ingrossamento delle ovaie e quindi disturbi come crampi addominali e nausea. Tuttavia, questa sindrome da iperstimolazione si verifica solo di rado.
Anche il rischio di una gravidanza ectopica è leggermente aumentato.
Inoltre occorre tenere presente che, quando si trasferiscono più ovuli fecondati, aumenta la possibilità di una gravidanza multipla, la quale è a sua volta è associata a ulteriori rischi.
Potete contattare in qualsiasi momento il nostro team per porre le vostre domande sul trattamento: i nostri medici esperti saranno lieti di discutere insieme a voi i vari rischi e le opportunità della FIVET.
Oltre alla procedura di FIVET "classica", in alcuni casi è possibile eseguire una FIVET senza stimolazione ormonale: in questo modo l'ovulo maturo è già stato sottoposto al processo di selezione naturale dell'ovaio, e quindi promette un buon tasso di fecondazione e di impianto.
Il periodo ottimale per il prelievo dei follicoli viene calcolato in base al ciclo della donna. A parte questo, il trattamento procede esattamente come nel caso di una FIVET classica.
La FIVET su ciclo naturale rappresenta un'opzione per le coppie lesbiche, per i cosiddetti "low responder" (ovvero chi produce pochi ovuli maturi anche con la stimolazione ormonale), per gli "high responder" (a rischio di ipersovrastimolazione) e per gli altri pazienti ad alto rischio (ad esempio le donne con tendenza alla trombosi).
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